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venerdì 23 gennaio 2015

d'amore incerto e altre speranze


Il 30 gennaio alle 21.00 il Docks 101 di Locorotondo insieme a Pietre Vive Editore presentano una serata di poesia e musica a cura di Vito Maria Laforgia e Fulvio Falzarano. 
Il reading, evocativamente intitolato D’amore incerto e altre speranze, intende esplorare le varie sfaccettature emotive dell’amore e, più in generale, un inno alla libertà delle passioni, attraverso i testi di alcuni autori pubblicati da Pietre Vive Editore, casa editrice di riferimento della Valle d’Itria. 
A dare voce ai testi sarà l’interpretazione ironica, misurata ma sempre intensa di Fulvio Falzarano, attore triestino di lunghissima esperienza teatrale e cinematografica – già diretto da Marco Ferreri, Mario Monicelli e Renato Sarti, e presente in alcuni film di successo come Benvenuti al Sud – in un vivace interscambio musicale con Vito Maria Laforgia, contrabbassista eclettico, prolifico e da sempre interessato a varie forme di sperimentazione fra i linguaggi, organizzatore di vari festival e rassegne musicali e autore di numerosi progetti multimediali. 
Testi dei poeti: Sergio Pasquandrea, Mimmo Pastore, Francesco Santoro, Antonio Lillo e Pino Simone.

martedì 16 dicembre 2014

lunedì 13 ottobre 2014

Datemi un posto, di Pino Simone

Illustrazione di Pino Simone

Datemi un posto raccoglie, a dieci anni dalla sua morte, il meglio della produzione poetica di Pino Simone, outsider pugliese. La scelta si avvale di numerosi testi inediti, ed è tesa a rievocare la sua vita in bilico: divisa cioè fra la ricerca di un lavoro, di una donna, le giornate al CIM, la culla famigliare e la lotta, spesso scanzonata, contro la malattia e i suoi demoni. Dai suoi scritti emerge il ritratto avvincente di un uomo intelligente, forte, mai banale, il quale, attraverso la propria irrequietezza, è riuscito a non farsi piegare dalla malattia, trasformando in arte la sua ansia, in parte negata, di vita. 

Datemi un posto

Datemi un posto
dove non si fa niente,
dove si guadagna molto,
perché vado esaurito.
Fino ad ora mi avete sfruttato,
fino ad ora ho fatto l’operaio
con una paga di fame.
Datemi un posto
dove non si fa niente
però per favore non me lo date
a pulire i cessi;
io di lavare i cessi non lo merito
perché ho studiato e sono intelligente,
sto sempre in silenzio a meditare,
non lo vedete?
E anche se ho parlato male
di tutti voi,
non ero io.
Oh, datemi un posto
dove non si fa niente,
magari a prendere le telefonate.
Politici, forse sono io quello
che ci vuole per la nostra città.
Datemi un posto
con la raccomandazione.
Datemi un posto
perché quando ho un posto
posso avere anche una donna,
così formo una famiglia
e non se ne parla più.