Ecco la copertina del primo libro pubblicato in assoluto dal marchio Pietre Vive. E un libro piccolino, nel senso che non ha pretese d’arte o di verità, di mostrare aspetti nuovi sulla figura di quest’uomo così grande, quanto piuttosto d’affetto. Il libro in sé racchiude una serie di scritti dello stesso Don Bello, e partendo da quegli scritti, vorremmo fare due considerazioni, sul senso più generale del nostro lavoro.
Prima considerazione. L’unico modo per far sì che una cosa possa vivere e crescere al meglio, è affrontarla col giusto distacco, un distacco zen: sentire che è tua tanto da impegnarti per renderla migliore, ma non tua al punto da non poterla condividere, e da soffocarla.
Seconda considerazione. Prima come giornale di informazione e ora come casa editrice vera e propria, il nostro gruppo ha sempre avuto una sola direzione, che partiva dal paesino dove abbiamo sede e si indirizzava fuori, nel mondo. Qualcuno ci ha chiesto perché questa nostra ostinazione. C’è una scena, da un film di David Lynch, The Straight Story, una storia diritta, o lineare, che lo spiega bene. In questa scena il vecchio protagonista del film spiega a dei ragazzini cos’è la famiglia e dice:
Ed è questa, da sempre, la nostra mission, l’idea che ci guida, così come guidava Don Bello: creare intorno a noi una famiglia, la più numerosa possibile, una famiglia allargata, per essere tutti, insieme, più forti.
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