Copertina di Daniele Donatiello |
[...] Il tempo custodisce lo spirito, che non è di sale ma di carne, e mai alla carne ci si prostra quando si pronuncia il verbo, ma al sale, che corrode la carne e mette sete, una sete senza fine, che nessun oceano potrà mai lenire. Ecco allora come il verbo, che non si è mai fatto carne, riposa come un demone lontano e oltraggioso, che non sorregge i propri figli, ma li giudica sino a maledire la loro terra, l’unica madre che conoscono. È così che quella madre abbandonata finisce per concepire il verbo salato dell’isola, che si fa carne, soffre la loro pena e avvelena il mare, di sale.
(Isola, di Domenico Maggipinto)
Nessun commento:
Posta un commento