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giovedì 23 gennaio 2014

Inventario delle cose perdute, di Mimmo Pastore

Opera di Josef Sudek

Una foto con mia nonna: lei indossa un vestito leggero a fiori, d'estate, sorride e mi tiene sulle ginocchia; un miliardo di ombrelli (una volta uno rosso, in un bar; ricordo che me ne accorsi poco dopo, avrei potuto recuperarlo, decisi chissà perché di non farlo); la testa, qualche volta (e quando ti dissi che avevo bisogno di tempo e poi ho perso troppo tempo, quello opportuno, e te ne sei andata); almeno due orologi, in autobus; sicuramente due anelli, amuleti che proteggevano dalle traiettorie curve del destino; il filo del discorso spesso, quando mi infilo tra le nuvole; raramente, devo dire, le staffe; anche poco la pazienza; una volta un paio di occhiali da sole dal finestrino sull'autostrada per Siviglia; la memoria di qualche ricordo; i miei 17 anni; una finale di calcetto che avremmo vinto, al completo; un amico, una sera di giugno del 2000; il treno, una mattina di luglio; be’, sì, insomma, qualche amore.

(da Fuori fuoco, collana iCentoLillo)

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