Etichette

pietre vive editore icentolillo poesia antonio lillo recensione concorso luce a sud est sergio pasquandrea claudio metallo parola approssimazioni racconti rivelazione scrittura sociale associazione pietre vive dal confino mimmo pastore pensieri superflui sullo spirito ai tempi di facebook teodoro custodero fuori fuoco raffaele fiorella saggistica Il Sindaco alessandro canzian arte locorotondo francesco santoro g.lan il bellavista intervista michela neglia pino simone reading scrittura silvestro simeone datemi un posto domenico maggipinto filippo carrozzo immagine isola linda aquaro pierpaolo miccolis piombo presi a calci tesseramento video vincenzo cervellera andrea tarquilio calcio chiara gatto danilo di gangi don tonino bello editoria gianmaria giannetti maria nardelli murgia muore musica ono emiliani pierluca cetera una fede sul limite vengo a prendere un po' d'aria abbonamento alessandro silva amantea bombardata angelica schiavone anna maria farabbi anticalendario 2015 artisti associazione barbara bracci blog booktrailer boook carlo formigoni carte sensibili casa editrice claudia giannuli concerto daniela gentile docks 101 donato fumarola erri de luca fabio frangella fabio mazzola fondazione paolo grassi forse spazi fotografia francesca montanaro fulvio falzarano giulio vita giuria guglielmo minervini il sogno di vicenzo il vuoto del rinoceronte incroci io sto con erri de luca l'ultimo atto la ghironda la repubblica laboratorio libro soci licia lanera lorenzo madaro luca arnaudo manuela mastrangelo marco montanaro marica d'aprile martina franca natale paolo castronuovo passaparola peter esterhazy piccoli fuochi pietro gentile politica puglia puglialibre raffaele nigro redazione regolamento roberto corradino salvatore lo leggio san severo tv scritti nomadi silvia ballestra spillette temperamente ti resta nonno una donna vito maria laforgia

giovedì 23 gennaio 2014

Fuori fuoco: una lettura di Alessandro Canzian

Fuori fuoco di Mimmo Pastore
[...] Un libriccino minuto e piacevolissimo questo di Mimmo Pastore, che non pretende di far leggere poesia e per questo lo fa di rado tra le pagine, rimanendo in bilico tra il verso e il raccontino. Quasi un cercare il proprio posto nel mondo senza dare fastidio al mondo stesso. Mondo che è sempre quotidiano, mai ideale, a tratti onirico per poi svegliarsi accanto una donna, che acquisisce nomi di donna quali Azzurra, Anna, Katia, Francesca, Carla. Anna pare inoltre essere un personaggio ricorrente nel pensiero dell’autore, tanto da citarla più volte, da misurare le proprie azioni e se stesso su di lei, davestirla e svestirla di parole quali Anna, altro nome bellissimo. Nome che resta e resiste nonostante le altre presenze, che sa di ancora contro la deriva, l’alienazione.
Perchè leggendo Fuori fuoco si percepiscono chiaramente due concetti propri dell’autore: la sua onestà nello scrivere, senza finzioni o costruzioni; il suo sentirsi inappartenente al mondo. Un’inappartenenza che assomiglia a un’inadeguatezza presunta del sé, che poi nel verso diviene appunto rifiuto del verso stesso. Un non riuscire e vedere bene le cose e per questo sentirsene distaccati, cercando comunque di colmare tale distacco con quello stesso sguardo che lo provoca.
Poesia delicatissima e prosa altrettanto misurata da una personalità delicata, che affonda le mani nella vita ma senza tracciarla o stracciarla, che ricorda e vive l’amore quasi come un trascorso sul quale incollare un po’ di nostalgia, non certo per soffrirne quanto per ricordare. Perchè la felicità è così fragile, precaria, perchè mi ha fatto molto piacere conoscerla; quasi male, ma nonostante ciò le diedi due baci sulle guance, molto più vicini alla bocca di quanto di solito si faccia ed anche a lei, spero, le si sarà spostato il cuore.

[continua a leggere sul blog di Alessandro Canzian QUI]

Nessun commento: